La carta fedeltà on-line: un servizio al cliente

La carta fedeltà è ancora uno strumento di fondamentale importanza per il punto vendita moderno nella costruzione di una relazione di fedeltà tra cliente e insegna. Risulta infatti, come ha rilevato qualche tempo fa un’indagine dell’Osservatorio fedeltà dell’Università di Parma, che il 90% delle famiglie che effettuano acquisti nei supermercati e negli ipermercati utilizza abitualmente carte fedeltà. Arrivati alla cassa, il 75% di tutte le transazioni include una strisciata della card sul lettore ottico. Gli italiani, che guardano sempre al concreto, amano soprattutto gli sconti sui prodotti specifici esposti nel punto vendita e riservati ai titolari delle carte fedeltà: è questo il vantaggio preferito dall’81% dei consumatori.  Il 46% usa le card per accumulare punti e vincere premi; il 43% non disdegna i buoni acquisto che si ottengono direttamente in scontrino o come voucher per le spese successive; e il 24% esamina con cura i volantini e le e-mail con le offerte personalizzate. La card sconti è uno strumento di marketing relazionale che piace anche ai punti vendita Garden Center i quali, anche con una diffusione di poco superiore al 60% (fonte RP Soft), la utilizzano per instaurare un rapporto commerciale continuativo con la propria clientela, offrendo sconti o riaccrediti sulla spesa. Ma come distribuirla al meglio alla propria clientela?

LA DISTRIBUZIONE “CLASSICA” DELLA CARD

Offrire la tessera fedeltà ai propri clienti, anche se a prima vista potrebbe sembrare un’azione banale, può rivelarsi un problema o un’opportunità a seconda del metodo che viene utilizzato dal punto vendita. Tradizionalmente la procedura per rilasciare la carta fedeltà comporta una serie di passaggi che possiamo così sintetizzare:

– comunicare l’esistenza della card e del relativo regolamento

– compilazione della documentazione da parte del cliente (dati anagrafici, privacy, ecc.)

– rilascio della card

– attivazione della card

Spesso questa procedura, in particolare nei negozi di piccole dimensioni gestiti a livello famigliare, presenta delle difficoltà oggettive che possono portare ad una notevole perdita di tempo sia per gli addetti del punto vendita che per il cliente. Le problematiche maggiori riguardano il momento della compilazione della modulistica apposita con i dati del cliente, in quanto un addetto del Garden deve attendere l’inserimento delle informazioni dello stesso per poi procedere al rilascio della tessera fisica. Tutto qui? Si potrebbe dire a prima vista. E poi? La tessera è subito attiva? Se il cliente volesse utilizzarla subito? E’ indubbio che prima di poterla utilizzare, il personale del punto vendita deve avere il tempo di inserirla nel database del gestionale per renderla operativa, e non sempre è fattibile istantaneamente (si pensi all’affluenza clienti durante la stagione primaverile!)

STRUMENTI WEB PER OFFRIRE LA CARTA AI PROPRI CLIENTI

Al di là delle soluzioni che derivano dalla definizione di regole precise nella gestione dell’emissione della card, dal momento del rilascio alla sua attivazione, si possono attivare delle soluzioni tramite l’impiego di applicazioni web. Utilizzando una procedura di compilazione della card sul sito web lo schema delle operazioni per il rilascio della tessera inverte in termini temporali la fase di attivazione e rilascio della card. Vediamo i vantaggi. Innanzitutto il cliente viene a conoscenza dell’esistenza della card non solo per aver frequentato il punto vendita, ma anche in seguito alla navigazione su Internet. Il cliente può comodamente inserire i dati anagrafici e sociali da casa per mezzo di un pc, laptop, smartphone o tablet. I dati giungono al punto vendita tramite email preposta all’uso e l’addetto ha tutto il tempo per inserire i dati nel gestionale e attivare la card, in modo tale che quando il cliente raggiunge il punto vendita la tessera fedeltà è già pronta all’uso.

L’e-commerce efficiente per il Garden Center

negozi on line e il conseguente volume di commercio che si è sviluppato negli ultimi anni sul web offrono una panoramica variegata delle possibili soluzioni che si possono adottare per vendere sulla Rete. Anche nel settore dei prodotti per il verde e il giardinaggio si cominciano ad affermare dei modelli di negozio all’interno dei quali gli imprenditori “verdi” cominciano ad investire, affiancando un’offerta merceologica assortita a quella presente nel tradizionale punto vendita Garden Center. Complice un’aumentata diffusione della cultutra per il verde, le vendite on line di prodotti per il giardinaggio (dalle piante e fiori, fino ad arrivare ai Bbq e all’arredamento per esterni) cominciano ad aumentare. Ma come è possibile costruire un e-commerce efficiente, in grado di rispondere alle esigenze dei clienti in un ambiente competitivo così ampio come quello dei Centri giardinaggio? Identifichiamo cinque caratteristiche fondamentali che il negozio virtuale deve possedere per avere successo sul mercato.

GRAFICA ACCATTIVANTE E INTERFACCIA INTUITIVA

E’ importante sviluppare l’interfaccia del sito di e-commerce in modo che risulti semplice l’utilizzo da parte del cliente, con l’obiettivo di ampliare il target della clientela potenzialmente interessata all’offerta commerciale.
All’interno del sito il cliente si deve poter muovere in modo rapido ed intuitivo: un percorso breve che incoraggi la chiusura della transazione. Con l’aiuto di una grafica chiara e accattivante, il sito deve proporre un esperienza d’acquisto trasparente, sicura e piacevole.

PRESENZA ON LINE H24

Il business on-line non conosce confini geografici e di conseguenza non può proporre la propria offerta in base al fuso orario. Il negozio deve garantire la possibilità di acquistare 24h su24. L’accesso all’attività in modo continuativo e affidabile evita qualsiasi tempo morto. Anche solo poche ore di funzionamenti a singhiozzo possono far perdere migliaia di euro.

INVESTIRE IN AFFIDABILITA’

Quando si decide di avviare un progettodi e-commerce per l’apertura di un negozioon line bisogna tener presente che si sta per realizzare un negozio a tutti gli effetti. Chi pensa che per il fatto di non avere una struttura fisica con mobili, dipendenti, ecc. la realizzazione debba necessariamente costare poco, è fuori strada completamente. Per riuscire ad affermare l’insegna/brand del Garden Center on-line è necessario fare degli investimenti mirati ad avere una connessione potente e affidabile, una manutenzione rapida ed efficiente e sistemi di conservazione dei dati sicuri.

OFFRIRE SICUREZZA AL CLIENTE

Per fidelizzare il consumatore è indispensabile rendere i suoi pagamenti sicuri, rapidi e facili da realizzare attraverso il sito web. Questo costruirà un legame di confidenza e familiarità con la piattaforma e-commerce, rendendola un valido investimento per costruire un solido rapporto di fiducia tra il brand e il suo pubblico. Il successo o il fallimento del punto vendita on line è funzione dell’efficacia della propria capacità attrattiva in grado di offrire un esperienza d’acquisto piacevole e sicuraallo stesso tempo. Questo significa che per massimizzare le performance del sito di e-commerce è essenziale offrire un servizio impeccabile ai propri clienti.

STRATEGIA PROMOZIONALE CHE “COCCOLI” IL CLIENTE

Chi potrebbe beneficiare dell’ennesimo negozio se quest’ultimo propone quello che tutti gli altri negozi già vendono? E’ di fodamentale importanza trovare nuovi prodotti, o ancora meglio, trovare un nuovo modo di vendere quello che gli altri offrono già. E per riuscire in quest’impresa è necessario usare le leve promozionali adeguate affinchè ilcliente potenziale decida di comprare nel nostro negozio, mentre il cliente abituale rafforzi sempre più la fedeltà nei confronti dell’insegna del Garden Center. Aprire uno shop on line e aspettare che i clienti accorrano numerosi ha poco senso. Bisogna al contrario studiare una strategia promozionale che richiami costantemente i clienti a rinnovare gli acquisti nel nostro negozio, utilizzando tutti gli strumenti che il web marketing ci mette a disposizione.

Il tuo sito web è aggiornato con la nuova legge sui cookie?

Dal 2 giugno 2015 è in vigore la legge italiana sui cookie che ha recepito la direttiva del Parlamento europeo, relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche. La cosiddetta “EU Cookie Law” riguarda tutti i siti web che gestiscono i cosiddetti cookie quando l’utente/navigatore si approccia al nostro sito. Le sanzioniperchinon adempie sonomolto salate, pertanto cerchiamo di fare luce sulle azioni da intraprendere per mettersi in regola.

Cosa sono i cookie

I cookie HTTP (più comunemente denominati web cookie, tracking cookie o semplicemente cookie) sono righe di testo usate per eseguire alcune operazioni, in modo automatico, in Internet. (definizione Wikipedia) In effetti i cookie sono file che un web server invia a un browser mentre un utente visita un determinato sito ed immagazzinano le informazioni di browsing sul hard disk facilitando la navigazione. La maggior parte dei siti che sono sviluppati con CMS (Content Management System), come Joomla, WordPress,ecc., utilizzano certamente almeno un cookie di sessione che definiamo cookie tecnico. La normativa, che vi invito a leggere completamente, fa distinzione fra cookie tecnici e cookie di profilazione.

I cookie tecnici sono quelli necessari al funzionamento del sito e all’erogazione dei servizi proposti al cliente. Sono tipicamente quelli usati direttamente dal gestore del sito, o più probabilmente dalla piattaforma che usa (Magento, Prestashop, ecc…). Ricadono in questa macrocategoria anche i cookie usati per fare statistiche con google analytics in forma aggregata interna al sito stesso e i cookie necessari per offrire funzionalità di personalizzazione della navigazione all’utente, come ad esempio filtri di navigazione, lingua selezionata, ecc.
Per l’utilizzo dei cookie tecnici non è necessario il consenso degli utenti, ma è comunque obbligatoria l’informativa.

I cookie di profilazione invece sono quei cookie installati allo scopo di creare un profilo dell’utente, che naviga il sito, basato sul suo comportamento durante la navigazione. In questo caso la normativa stabilisce che l’utente sia adeguatamente informato sull’uso di questi cookie e sia in grado di dare il proprio consenso all’utilizzo. Vengono utilizzati dai grandi portali come Google, Amazon, Facebook, Ebay ecc…

Poi ci sono i cookie di terze parti, cioè quando attraverso il nostro sito richiamiamo funzionalità che provengono proprio da questi grandi portali esterni. Questo succede, ad esempio, quando inseriamo un video di Youtube in un articolo o i bottoni che contano le condivisioni sui social network, oppure se abbiamo la mappa di Google o dei banner Adsense ecc…
Ci sono svariati modi con cui il nostro sito veicola i cookie di questi servizi esterni, quindi di terze parti. In effetti risulta difficile comprendere se fra questi cookie di terze parti ce ne siano alcuni solo tecnici ed altri di profilazione. In realtà non è responsabilità nostra attendere il consenso del visitatore della pagina prima che questi cookie di terze parti (tecnici o di profilazione) siano installati nel browser del suo computer o dispositivo mobile.

I cookie dei servizi di statistica (tipo Google Analytic) vengono assimilati ai cookie tecnici. Si consiglia però l’anonimizzazione dell’indirizzo IP raccolto dalle statistiche.

Informativa breve

La normativa obbliga a piazzare ben visibile un banner con l’informativa breve su tutte le pagine del sito. Come si è potuto notare in queste settimane all’apertura di molti siti appare un testo simile al seguente:  “Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookie Policy”. Viene quindi indicato che il sito fa uso di cookie, anche di terze parti, ed il link all’informativa estesa.

Informativa estesa

Alla pagina con l’informativa estesa si accede attraverso un link cliccabile dall’utente. Di solito il link viene chiamato “Cookie Policy” ed è presente in tutte le pagine in basso a destra nel footer del sito. Questa pagina deve contenere le indicazioni sull’uso dei cookie tecnici e indicare le modalità con cui l’utente può agire sulle impostazioni del proprio browser per negare il consenso a determinati cookie. Quindi l’elenco dei link ai siti dei relativi browser più popolari che spiegano come fare. Inoltre va inserito il link youronlinechoices.com che permette all’utente di capire quali sono i cookie di terze parti che ha installato ed i collegamenti alle relative “policy” per ognuno di questi servizi esterni.

Attenzione agli allarmismi

Come sempre quando si parla di web c’è anche chi ne approfitta per farci del profitto, interpretando le normative in modo “forzato”, proponendo poi la soluzione “giusta”. Quindi attenzione a non cadere in trappole o andare nel panico perchè qualcuno scrive che i cookie vanno preventivamente bloccati e deve essere atteso il consenso dell’utente che naviga il sito. Non è così. Per i siti realizzati con CMS gli utenti che navigano il vostro sito devono essere correttamente informati e potranno decidere attraverso le opzioni dei loro browser quali cookie accettare o meno.
Non è possibile, inoltre, prendere il consenso sull’utilizzo dei cookie di terze parti come Google o Facebook ecc.., non è nostro compito. Il consenso può essere dato solo dopo un’attenta lettura delle relative “policy” che ogni azienda di questo tipo ha sui propri servizi. Quindi non rimane che rimandare nell’informativa estesa al link youronlinechoices.com che racchiude tutte le indicazioni sugli eventuali cookie di terze parti.

Consigli pratici

Questa normativa riguarda anche i siti web delle aziende “verdi”? Ovviamente si. Pertanto sia il Garden Center, che il vivaista o il grossista di piante e fiori deve adeguarsi alla nuova legge. Da caso a caso ci saranno sicuramente differenze, ma è necessario attivare almeno tre azioni che possiamo così sintetizzare:

contattare l’azienda, o web agency, che vi segue il sito per chiedere quali cookie di terze parti sono attualmente usati nel sito in modo da poterli dichiarare nell’informativa estesa

  1. aggiornare l’informativa estesa indicando tutte le informazioni necessarie
  2. installare il banner dell’informativa breve per la vostra piattaforma

Pertanto il suggerimento è di cogliere l’occasione per i siti esistenti di integrare queste informazioni e funzionalità già adesso ed evitare che in un prossimo futuro l’attivazione delle azioni necessarie per rispettare la normativa passi nel dimenticatoio e si rischi di incorrere in multe salate.

Anche le aziende “verdi” minacciate dal virus Cryptolocker

Negli ultimi mesi alcune aziende della filiera verde, garden center e vivai, sono state bersaglio del virus informatico Cryptolocker, che è uno dei virus più pericolosi degli ultimi anni, in quanto una volta infettato il PC, sequestra i documenti in esso contenuti e chiede un riscatto. Cryptolocker è un virus che infetta Windows XP, Vista, 7 e 8 ed è particolarmente subdolo proprio perché solitamente si presenta sotto forma di innocuo allegato pdf. Molti florovivaisti, infatti, hanno aperto con fiducia email che parlavano di rimborsi erariali o avvisi di pagamento da parte di aziende conosciute e li hanno trovato la sorpresa. Il virus crittografa i documenti contenuti nel PC (Office e Open Office, file PDF e foto), rendendoli inaccessibili. Per poter recuperare i file e decifrarli, i criminali, che hanno ordito la truffa, si offrono di fornire la chiave di decrittazione, ovviamente a pagamento. E siccome la richiesta di denaro di solito di aggira intorno ai 300 Euro e oltre, vale la pena di soffermare l’attenzione su quali mosse mettere in atto in presenza del virus.

COME REAGIRE A CRYPTOLOCKER

Cryptolocker, come detto in precedenza, si presenta sotto forma di allegato pdf via email e se l’email viene aperta il virus si installa nei programmi in modo tale che al successivo avvio del computer inizi la sua opera di crittografia dei file. Non appena si nota la schermata di Cryptolocker scollegare il dispositivo dalla rete per impedire al virus di cifrare più file e di comunicare con gli autori della truffa. Togliere qualsiasi hd esterno collegato via usb al proprio computer per evitare che vengano infettate anche vecchie copie di backup dei file. A questo punto si pone una scelta: pagare il riscatto o rimuovere il virus e tentare il recupero dei file. La prima non garantisce il recupero dei file, anche se molte testimonianze dicono che hanno recuperato i dati nel giro di poche ore, e va ad alimentare il giro d’affari dei malfattori.

COME RIMUOVERE CRYPTOLOCKER DALCOMPUTER

Ci sono diversi modi per rimuovere Cryptolocker. Varie aziende di antivirus mettono a disposizione dei tool dirimozione come Norton Power Eraser, un potente anti-trojan che Symantec distribuisce gratuitamente sulla sua pagina, Malwarebytes, per fare alcuni esempi.

Gli antivirus tradizionali hanno difficoltà a individuare Cryptolocker, soprattutto per la velocità con cui vengono pubblicate le nuove varianti, ma si stanno aggiornando.

RECUPERARE I FILE INFETTATI DA CRYPTOLOCKER

In alternativa al pagamento del riscatto, per tentare di recuperare i file si possono seguire due strade:

1) recuperare una versione precedente del file, prima che venisse infettato, utilizzando le copie shadow che Windows ha memorizzato. Si seleziona la versione più recente, precedente all’infezione, e si lancia ilripristino. In alternativa si possono utilizzare degli strumenti gratuiti come ShadowExplorer.

2) Utilizzare un backup precedente che era stato memorizzato su un disco rigido esterno, un server remoto o un DVD. I file archiviati su Dropbox, SkyDrive o Drive sono delle buone fonti di dati peril recupero deifile, ovviamente se non sono state a loro volta infettate.

IN CHE MODO DIFENDERSI DAGLI ATTACCHI DI CRYPTOLOCKER

Come si evince dalla breve disamina di questo virus e delle sue potenzialità, il danno che Cryptolocker può provocare potrebbe distruggere anni e anni di lavoro. Pertanto è indispensabile diffidare delle email sospete. Se non si sta aspettando quel messaggio, non aprire gli allegati in esso contenuti. Si possono infine impiegare tool di prevenzione come CryptoPrevent, uno strumento che disabilita le autorizzazioni che il virus sfrutta per installarsi. Lo strumento modifica le politiche di sicurezza di Windows per impedire che un programma possa essere eseguito dalla cartella Dati Applicazioni (AppData). E’ opportuno in questa sede ricordare l’importanza vitale dei backup, in quanto virus come Cryptolocker presentano diverse varianti, quindi non esistono strumenti universalmente efficaci per debellare il virus e recuperare i nostri file, linfa vitale del nostro lavoro.

OK Pad: la nuova App gestionale per il garden e il vivaio

E’ nata la nuova app per dispositivi mobili interamente dedicata al mondo florovivaistico. OK Pad è infatti la prima app gestionale per l’impiego di ipod iPhone e iPad all’interno della filiera verde, dal vivaio di produzione al punto vendita garden center. L’applicazione nasce con lo specifico intento di soddisfare il crescente bisogno di mobilità degli addetti del settore florovivaistico. L’integrazione tra l’app OK Pad e il software gestionale aziendale favorisce l’esecuzione delle operazioni tipiche della logistica in entrata/uscita. Dal carico di magazzino alla vendita per scontrino e/o fattura la nuova app permette di acquisire i prodotti mediante la lettura del codice a barre posto sulla confezione o vaso e di inviarli al database centrale. E questo è possibile sfruttando la rete wi-fi posta all’interno del punto vendita o cash & carry, oppure direttamente Internet.  Vediamo ora il tipo di tecnologia impiegata e quali sono le funzionalità principali.

LA TECNOLOGIA 

L’app OK Pad, già disponibile su Apple store, e’ stata realizzata per funzionare su iPod, iPhone e iPad. Il dispositivo, smartphone o tablet che sia, viene dotato di una custodia che contiene al suo interno un lettore laser di bar-code. Tale ‘culla’ e’ dotata di una batteria interna, in modo tale da non distogliere risorse alla batteria principale. Un dispositivo così configurato, in particolar modo nella versione con iPod e iPhone, diventa a tutti gli effetti un terminale palmare in grado di coniugare l’esigenza gestionale con la comunicazione telefonica e via Internet.

PRINCIPALI FUNZIONALITÀ 

OK Pad e’ in grado di svolgere le seguenti funzioni:

  • commissioni d’acquisto
  • commissioni di vendita al pubblico
  • commissioni di vendita all’ingrosso
  • rettifiche
  • inventario
  • consulta

L’operatore tramite il terminale, smartphone o tablet, legge i codici a barre tramite l’apposita funzione visualizzando le informazioni relative al prodotto identificato come prezzo di acquisto, prezzo di vendita, e giacenza. Dopo aver immesso la quantità voluta, e modificato il prezzo se necessario, l’utente invia le informazioni al server aziendale dov’è installato il gestionale. L’invio può essere effettuato sia tramite wi-fi sia utilizzando Internet, pertanto risulta molto utile quando l’operatore si trova fuori dall’azienda, ad esempio in fiera, ed ha necessità di effettuare un ordine.